Vite sospese – Come in un film – Sogno del 29/3/2022.
Tempo di lettura : 4 minutiLa nostra mente è sempre vigile durante il sogno. Il nostro io profondo ci parla ed è inevitabilmente influenzato dagli avvenimenti della vita reale. Forse come nel caso di questo sogno e dei recenti e tristi eventi bellici. Come riportato in alcuni articoli è solo l’osservazione non emozionale del nostro Io profondo (tecnica TAS) che conduce al vero significato del sogno stesso. Ognuno potrà pensare ciò che a lui più aggrada. Io, come nota aggiuntiva al racconto, posso solo aggiungere che a parte alcuni momenti, non ho vissuto il sogno con angoscia o tristezza. La parte che però mi ha lasciato abbandonato a un profondo senso di tristezza e impotenza, è stata quella ove misteriose forze mi impedirono di raggiungere e proteggere la mia famiglia. Ciak si gira !. Buona lettura.
Il sogno inizia in un momento di eventi bellici non meglio identificati. La mia nazione è in guerra, ma non so esattamente con chi. Sento che devo fare qualcosa, non ricordo se nel sogno l’obiettivo mi è chiaro. Il tutto si svolge come in un film . Ci sono bombardamenti a tappeto e la situazione è veramente seria. Siamo nella città dove veramente abitiamo lo scenario sembra quello di un videogioco “fantasy” ambientato in zone con tramonti a tinte forti e praterie aperte. Siamo in città, lo sento, ma nello stesso tempo l’ambientazione sembra mostrare spazi aperti non abitati. Ci ritroviamo assieme ad altre persone al secondo piano di un fabbricato semidiroccato in periferia. Lo scenario è quello classico di un quartiere abbandonato con erba sul selciato e finestre rotte. Guardo fuori e vedo rotolare rovi di erbe secche sospinte dal vento come in una scena da far west. La nostra è una riunione della resistenza. Nel sogno sta parlando una persona che non riconosco. Tutti sono indecisi su ciò che è da fare. Più che un movimento di resistenza sembra un movimento di disperati. Nel sogno non c’è angoscia ma nei presenti avverto un forte senso di preoccupazione. Noto che contrariamente ai miei compagni di avventura io non sono preoccupato.
Si decide di reagire tentando una fuga organizzata. La scena cambia e mi ritrovo con la mia compagna e mia figlia al piano terra di un grande capannone industriale abbandonato, sembra un hangar per aerei. Assieme a noi vi sono molte altre persone . L’atmosfera è molto tetra e grigia. Nella scena non c’è nulla di buono. Avverto pericolo e qualcosa non quadra. Si fa strada un senso molto forte di allerta. Tutti si dirigono verso le scale che portano al secondo piano del grande capannone. Entriamo e ci ritroviamo al secondo piano . Lo spazio è enorme. Chiaramente in precedenza era occupato da grandi macchinari per filati industriali.
Adesso, quell’enorme spazio sembra occupato da una vasta sartoria teatrale. Ci sono molti costumi. Alcuni sono rinascimentali, altri sono divise tedesche della seconda guerra mondiale. Vedo dei fucili ordinatamente appoggiati al muro. Nel sogno il senso di pericolo si fa improvvisamente fortissimo perché in qualche modo so che quelle sono vere armi. Che ci fanno armi vere in una falsa sartoria teatrale ?. Qualcuno parla ai presenti e dice che il piano è quello di travestirsi e tentare la fuga. C’è della musica drammatica in sottofondo.
Seguono momenti concitati dove i presenti si cambiano i vestiti . Dopo un po’ ci dirigiamo verso le scale che portano a piano terra. Improvvisamente mi ritrovo dietro al gruppo e osservo le persone che mi danno le spalle. Sembra come se i soldati mi avessero dimenticato o come se io non appartenessi a quella scena. Non capisco ciò che sta accadendo. Le persone che poco prima si erano travestite da falsi soldati tedeschi stanno raggruppando gli ostaggi contro un muro del capannone. Anche mia moglie e mia figlia sono nel gruppo. Improvvisamente comprendo il senso di ciò che vedo. Stanno per essere fucilati. La fine è vicina. La mia famiglia è abbracciata in un ultimo atto di affetto. Io corro per raggiungerli. C’è qualcosa che si oppone fra me e la mia famiglia e che mi impedisce di essere con loro e confortarli . Cerco di distendere le braccia per abbracciarli ma sono immobilizzato dal terrore. Cerco di camminare ma non riesco a muovermi. Improvvisamente mi ritrovo ad osservare dall’alto ciò che accade più sotto. E’ chiaro, sto osservando la scena di una fucilazione. Il presentimento di partecipare a un evento sospeso nel tempo è molto forte .
Scorgo in lontananza l’ingresso aperto del capannone . Fuori c’è molta luce, è un tramonto incendiato dal rosso fuoco del sole. Sento una voce fuori campo che grida “stop” buona la terza !. I presenti si girano. Vediamo il regista entrare in scena con tutti gli operatori e congratularsi con il cast. E’ un personaggio veramente assurdo in stile Belle époque, con una coppola da artista del 1950 e baffetti sottili. Stiamo girando un film !. I riflettori del teatro di posa si spengono facendo emergere la scena dietro le macchine per le riprese. Praticamente siamo in un enorme hangar cinematografico. Tutti si arrabbiano perché nessuno sapeva niente del film. Anche i soldati sono sbigottiti e molto arrabbiati. Il regista si difende dicendo che non sarebbe stato realistico girare un film dove gli attori sapevano di dovere recitare. I presenti sono attoniti e qualcuno si accascia a terra sopraffatto per lo scampato pericolo. Lo sapevo che qualcosa non quadrava. Qualcosa nel sogno doveva necessariamente essere falso. Il sogno finisce qui. Io mi risveglio un po’ angosciato e molto sudato e sento che manca un vero finale. In pratica “Vite sospese” …. come in un film.