1947 Il test dei colori di Max Luscher

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Prima di aprire l’argomento permettetemi di ringraziare il mio mentore Padre Pier Giovanni Fabbri, amico e illustre psicologo, autori di molti libri. Nelle interminabili serate di discussione e protocolli TAS accompagnò il nostro gruppo di studio alla scoperta dell’argomento specifico. A lui il mio grazie per avermi accompagnato con amicizia e professionalità in uno dei più tristi momenti della mia vita.

Per aspera ad alta

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Vite sospese – Come in un film – Sogno del 29/3/2022.

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La nostra mente è sempre vigile durante il sogno. Il nostro io profondo ci parla ed è inevitabilmente influenzato dagli avvenimenti della vita reale. Forse come nel caso di questo sogno e dei recenti e tristi eventi bellici. Come riportato in alcuni articoli è solo l’osservazione non emozionale del nostro Io profondo (tecnica TAS) che conduce al vero significato del sogno stesso. Ognuno potrà pensare ciò che a lui più aggrada. Io, come nota aggiuntiva al racconto, posso solo aggiungere che a parte alcuni momenti, non ho vissuto il sogno con angoscia o tristezza. La parte che però mi ha lasciato abbandonato a un profondo senso di tristezza e impotenza, è stata quella ove misteriose forze mi impedirono di raggiungere e proteggere la mia famiglia. Ciak si gira !. Buona lettura.

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Verso l’ora Zero – Attacco giapponese a Cesenatico – sogno del 21/12/2021

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Questo racconto ha delle premesse ma in questo momento non le ricordo. La parte del sogno della quale ho memoria inizia quando i miei genitori vengono a trovarmi nella località alpina nella quale sono in vacanza. Mi sembra di riconoscere il luogo. Si tratta della frazione di Campo Tures che si chiama Acereto. Acereto è un piccolo paesino in Alto Adige che conterà non più di cinquanta abitanti. Spesso ci rechiamo in quel luogo di massima pace per ricaricare le batterie e per stare un poco tranquilli. Comunque nel sogno la zona ha stradine strettissime che passano fra i boschi. Sono le tipiche strade di montagna poco più che mulattiere. Io abito in una struttura che riconosco come la colonia estiva a Saltino nelle colline sopra Firenze dove andavo quando ero ragazzino.

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IL GRANDE FAGIOLO VIAGGIANTE – SOGNO DEL 10.10.2015 –

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Ok ragazzi sono ancora vivo. Sì lo so. E’ un po’ di tempo che non ci sentiamo, riprendo quindi a postare i miei sogni dopo un forzato quanto prolungato periodo di stop.

Sono (credo) all’alba di grandi cambiamenti personali. Penso che ciò emerga pienamente in questo sogno. Il distacco, il sapere e grandi orizzonti. I segni ci sono tutti. Cosa sarà della mia vita così come la conosco, al momento non mi è dato saperlo. So solo che è altamente possibile che tutto cambi da un momento all’altro. Certo, una volta tanto sono notizie positive ma io ne avrei ben volentieri fatto a meno.  

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L’ISOLA DELLE PERSONE SCOMPARSE – SOGNO DEL 15/6/2008

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Una gentile lettrice ha espresso il desiderio di vedere pubblicato questo sogno. Volentieri l’accontento non senza una punta di melanconia vintage. Federica, hai selezionato uno dei sogni che rileggo con più piacere, forse perché è stato fatto in un momento particolare della mia vita. In netta controtendenza con la mia media onirica, in questo sogno tutto esprime angoscia e preoccupazione ma io che sono un inguaribile ottimista ci vedo solo una occasione di crescita personale positiva…. tutto ciò che non ti ammazza ti fortifica.

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FRAMMENTI DI MOAI – SOGNO DELL’8/4/2015 –

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Gesù. Ci mancava solo il moai parlante mischiato alla mia solita passione per la bici da corsa. Giuro che la notte del sogno non avevo mangiato nulla di pesante, né ero attanagliato da tensioni particolari. Fatto sta che comunque sullo sfondo, qualcosa stava agendo alla grande. Forse erano tensioni famigliari come tante ve ne sono in tutte le famiglie. Nulla di particolare ma forse il mio inconscio lo giudicò abbastanza incisivo per riversarlo nell’onirico e quella notte mi pose niente di meno che, a colloquio con un moai. Continua a leggere