Era il lontano ottobre del 2015 e avevo appena annotato nel mio libro il sogno “Il grande fagiolo viaggiante”. Dopo la stesura del sogno ,mi accorsi immediatamente che stava crescendo in me una prepotente voglia di salsiccia e fagioli. Manco a dirlo una grandissima ricetta delle tradizioni contadine. Salsiccia e fagioli non è un piatto che sicuramente si troverà nei ristoranti alla moda, forse più probabilmente potrete trovarlo in bettole, taverne buie e luoghi equivoci. Tutto di questo piatto mi riporta ai sapori genuini della giovinezza. Se preparato con materie prime di grande qualità questa ricetta è in grado di scatenare in voi il lato oscuro della forza.
Buon appetito
Dosi generosa per 4 , meglio se per più invitati. Il piatto scatenerà la voglia di racconti e canti con la chitarra. Non cercate certezze nelle dosi. Un vero chef viaggia in cucina come nei sogni. A vele spiegate orizzontandosi con le stelle della notte
- salsicce senza aglio gr 350
- Sedano, carote, cipolle
- aglio uno spicchio
- concentrato di pomodoro 2/3 cucchiai
- passata buona di pomodoro
- fagioli borlotti già cotti 250 gr
- rosmarino a piacere 3/4 rametti
- olio evo
- piadina per accompagnare
Pulite le verdure e riducetele a pezzettini
Levate la pelle alle salsicce e riducetele a generosi, dico generosi tocchetti
Mettete i pezzi di salsiccia in padella e fatela cuocere per alcuni minuti (non completamente)
Levate la salsiccia e scolatela dall’unto (non troppo che è il suo buono) e tenetela al caldo
Nel grasso emerso della salsiccia fate soffriggere le verdure e l’aglio che toglierete successivamente
Dopo un poco a vostro sentore mettete la passata abbondante di pomodoro e i fagioli borlotti. Non fatevi scrupoli usate i fagioli precotti, sono buonissimi , tutti lo fanno ma nessuno lo dice
Fate sobbollire lentamente per un poco e aggiungere il concentrato di pomodoro
Aggiungete la salsiccia e il rosmarino fresco e olio evo
Fate sobbollire per 15 minuti a fuoco medio basso e servite agli ospiti molto caldo e in ciotole di coccio con la piadina tagliata a spicchi. Il tutto deve essere ben pomodoroso e abbastanza mosso. Cantate e lasciatevi andare che nel doman non v’è certezza. Da servire con vino rosso generoso e allegro. Anche se dovesse essere un prosecco frizzante che vi piace non importa. Questo piatto dovrebbe essere eletto a patrimonio dell’umanità.
Buon appetito e non andate a letto troppo presto. Il piatto è impegnativo